Aston Martin Rapide

Se dici "Aston Martin" in giro, qualcuno dice lusso, qualcun'altro dice James Bond, altri tirano in ballo le prestazioni o il lusso. A noi di TurismoinAuto.com piace ancora parlare di eleganza. Indipendentemente dal modello, a bordo delle Aston si respira eleganza e il design esterno viene definito meglio dallo sguardo dei curiosi, più che da mille descrizioni tecniche.
La Rapide, la prima Aston a quattro porte prodotta nella storia, non fa eccezione. L'abbiamo 'assaggiata' per due giorni lungo 500 Km di strade urbane e autostradali.
Il progetto è arrivato poco dopo la Panamera della Porsche e la Quattroporte della Maserati. A nostro avviso ha qualcosa in più e qualcosa in meno. Tecnicamente, il cuore è il propulsore da 12 cilindri e 6.000 di cilindrata, capace di erogare la ragguardevole potenza di ben 470 cv.

Ma fin qui, nessuna grande novità, rispetto a quello a cui Aston ci ha abituati. La vera novità sta nel progetto che coinvolge, innanzitutto, la carrozzeria.
Quattro porte per quattro posti indipendenti e un bagagliaio migliore rispetto ad alcune concorrenti. Si intuisce che l'auto è lunga sui cinque metri (che non sono pochi), ma il progetto estetico è riuscito a coniugare la funzionalità delle 4 aperture laterali con un'armonia tipica di una coupé. Chapeau. Meno, invece, ci è piaciuta l'abitabilità interna: troppo poco spazio intorno ai passeggeri e un solo grande difetto. Il gomito destro del guidatore non ha pace: ogni tre per due sbatte contro il tunnel centrale. Perché?

Sulla dinamica, invece, sebbene ci rimanga la curiosità di poterla testare un po' più sportivamente, magari in un circuito, (che pure non rappresenta la sua vocazione) nulla da dire. I comportamenti sono da vera sportiva, complici il telaio e la scocca in alluminio, le sospensioni attive a doppi triangoli sovrapposti e un impianto frenante potenziato. La guida si fa interessante appena il motore inizia a borbottare e i cavalli e la coppia di ben 600 Nm rendono divertente qualsiasi percorso.

 

Il cambio Touchtronic 2 a sei marce consente di raggiungere la velocità di 300 Km/h (in pista, oviously) e fa staccare l'ottimo tempo di 5,3 secondi nell'accelerazione da fermo da 0 a 100 Km/h. Ce n'è abbastanza per ricevere grandi soddisfazioni.

E allora, perché il mercato non sembra aver risposto generosamente alla nuova proposta di una casa così amata come Aston Martin? A fine giugno è stato diramato un comunicato aziendale che informava della riduzione della produzione annua di Rapide da 2.000 esemplari a 1.250. Non poco.

Sicuramente il momento congiunturale mondiale non aiuta. Diciamolo, quest'auto è impegnativa e non poco. Ne sanno qualcosa anche Ferrari e Lamborghini, tanto per scomodare altre dirette avversarie. Il prezzo, poi, di listino che parte da 195.700 €, forse ha fatto il resto, scoraggiando qualche acquirente. Ma è troppo presto per tirare già le somme a pochi mesi dalla nascita di quest'auto, che rimane uno stupefacente esempio di come la tecnologia abbinata al mondo automotive possa raggiungere apici invidiabili.

E, siccome TurismoinAuto vi dà sempre tutti i dati delle sue prove, non mancheremo anche stavolta:

Km iniziali: 3.322
Km finali: 3.800
Velocità media: 76 Km/h
Consumo medio totale della prova: 14,2 l/100 Km

PREGI
- fascino assoluto indiscusso
- motore performante
- suono del motore
- bagagliaio capiente

DIFETTI
- poca abitabilità interna
- gomito destro del guidatore scontra inevitabilmente in qualsiasi manovra contro la copertura del tunnel centrale
- consumi (ma ha senso parlare di consumi a chi si compra 200.000 € di auto?)


Test(o) e foto di Roberto Rasia dal Polo

Grazie della collaborazione a Davide Ciliberti, alla Concessionaria Aston di Milano e a Bruno Pampaloni.