Mazda MX-5 Anniversary.

La notizia non c'è o, meglio, è piccola eppure noi la diamo a gran voce e convinti perché, lo dichiariamo senza timori, della Mazda MX-5 siamo proprio innamorati. 

Dopo 20 anni sulla cresta dell'onda, la casa giapponese ha varato l'ultimo dei lifting della III serie della cabrio più diffusa nel mondo, la MX-5 Anniversary, dedicata appunto ai 20 anni. Poche le modifiche e intatto il fascino, naturalmente capelli al vento.
Nella foto qui accanto avete l'opportunità (anche grazie all'amico Filippo Parodi, che ci ha messo a disposizione la sua 'vecchietta') di vedere la comparazione fra la MX-5 Anniversary e quella precedente. La serie, in realtà, è la medesima, ma le differenze ci sono. Soprattutto nell'anteriore, come è evidente. Fari più moderni e design di casa Mazda, che ritroviamo anche sulla Mazda 3 nella parte bassa.
Nel complesso, tuttavia, la MX-5 non cambia pelle e in questa versione propone un'edizione limitata, detta appunto "Anniversary". Pur essendo un 1.800 cc, monta i cerchi da 17 pollici e non da 16, scelta azzeccata sia esteticamente che per la stabilità in curva e la tenuta di strada. Il colore è speciale e i copri roll-bar ne evidenziano l'accostamento con la carrozzeria. Anche all'interno del cruscotto il colore viene ripreso con un effetto cromatico davvero elegante.
Potremmo ora stare qui a descriverla per 2 pagine intere, tuttavia crediamo sia molto meglio delegare questa incombenza alle foto. Noi vorremmo sottolineare ancora una volta quanto la Mazda MX-5 sia una delle auto più divertenti del mercato. Non c'è storia, o la ami o la odi. 

Perché sarà anche scomoda, consumerà anche tanto, ma le sensazioni di guida che regala superano di gran lunga tutte le (poche) critiche. 
In curva è inimitabile e il peso ridotto a poco più di 1.000 Kg consente ai 126 cavalli di scatenarsi senza grossi problemi. La tenuta di strada è proverbiale e la stabilità in rilascio è garantita da un ESP finalmente tarato nella maniera più intelligente. Se, poi, ammesso che sappiate guidare benino, staccate il controllo elettronico di velocità, beh, a quel punto preparatevi a sentirvi su un go-kart, pur rimanendo nell'ambito di una totale sicurezza.

Consuma tanto, è vero. Ma perché poi? Con tutta la tecnologia oggi in possesso da Mazda, come mai 1.000 e rotti Kg sono così costosi da muovere, nonostante un 1.8 capace di viaggiare già bene a 2.500 giri?

Il cambio stavolta era manuale, meno male. Preciso ed efficace. Perché, anzi, non mettere anche sul 1.8 la sesta marcia come sul 2.0? E, poi, la domanda di sempre: è scomoda quest'auto? Ragazzi, non esiste la risposta a questa domanda. 

So di gente che ha fatto un mese intero con questa cabrio in giro per il mondo con la fidanzata e non si è lamentata (neanche la fidanzata). Perché il bagagliaio non è enorme, però è indipendente dalla capote e questo consente di gustarsi l'aria nei capelli anche con le valigie (morbide) ben stipate. Due borse e un computer ci stanno. Serve altro in vacanza? Anzi, togliete il pc e mettete pinne e maschere, conviene!

Buon divertimento con la MX-5. Consigliamo a chiunque ami le auto, anche solo superficialmente di guidarne o noleggiarne una. Non solo perché ci piace quest'auto sinceramente, ma perché rappresenta davvero un'esperienza di guida. Dopo la MX-5 è come dopo una Porsche: le altre auto non sono più uguali.

(Oddio, e ora se ci legge Porsche cosa penserà?!)

Test(o) e foto di Roberto Rasia dal Polo
Un grazie a Bruno Pampaloni, alla modella Danya e a Filippo Parodi