Porsche 911 cabrio S 2012

PORSCHE Carrera 911 cabriolet S 3.8

Un tempo era più facile fare una critica completa dopo la prova di un'auto. Oltre ai pregi, che non mancavano mai, c'era sempre qualche difettuccio che con un certo orgoglio si cercava giornalisticamente di mettere in evidenza.

Oggi, dopo aver provato per due giorni auto come la nuova Carrera S 911 della Porsche, è decisamente più difficile. Che il livello tecnologico raggiunto dalle case automobilistiche sia elevatissimo ormai è noto da qualche anno.

Ciò che stupisce, però, in questo caso, è l'essere riusciti a coniugare la facilità di guida con le performance e il divertimento assoluto su un'auto da 400 cv. Le strade di Las Palmas alle Canarie hanno ospitato il lancio internazionale di questa che è e rimane una delle sportive cabrio più amate di sempre. È stato però l'asfalto della pista situata all'estremo sud dell'isola a decretarne l'indiscutibile riuscita dinamica. È in pista, infatti, che la genetica racing della 911 viene esaltata ai massimi livelli.
Dopo la cura dimagrante di ben 60 Kg rispetto al modello precedente e l'aggiunta di una bella manciata di cavalli, per arrivare a 350 nella versione "normale" e 400 nella S, la nuova cabrio di Zuffenhausen è ora pronta a conquistare il cuore dei porschisti di tutto il mondo. Per quelli italiani, chissà se l'incognita superbollo inciderà negativamente sulle vendite...

L'auto è completamente rinnovata. Il passo è allungato di ben 100 mm, i cerchi  ora sono tutti da 20 pollici e la rigidità torsionale è ancora aumentata, stavolta del 18%. Che poi i consumi siano diminuiti del 15% non sappiamo se sia una notizia in grado di commuovere gli appassionati pronti a spendere da 103.000 a 118.000 €. Ma, come sempre, è uno il dato che ci interessa più di altri: il rapporto peso/potenza. Nella versione che TurismoinAuto ha guidato per due giorni e più di 450 Km sulle strade spagnole delle Canarie i cavalli sono 400 e il peso di 1.450 Kg. Significa che ogni cavallo spinge su quest'auto meno di 4 Kg (3,8 Kg per la precisione). Ce n'è abbastanza per divertirsi.
Il cambio è a 7 marce ed è fortemente consigliato l'optional del celebre PDK con paddle al volante. La guida risulta sicura e precisa, senza mai staccare le mani dal volante. Lo spunto da 0 a 100 Km/h fa segnare un bel 4,3 secondi sulla versione S e 4,8 su quella da 'soli' 350 cv.
Nella guida, l'auto non si scompone mai, nemmeno mettendola seriamente in crisi. Sono tre gli assetti fondamentali che agiscono anche sul motore e sui tempi di cambiata. Normale, per l'andatura turistica comfort e l'ottimizzazione dei consumi (un ottimo 9 litri per 100 Km a velocità costante di 130 Km/h).

Sport, magari con l'inserimento del tastino dedicato all'assetto sportivo delle sospensioni, per sfruttare al meglio la motricità del motore e divertirsi nella guida impegnata.

Sport Plus, che francamente consigliamo per i piloti molto esperti e soprattutto per la pista. In questo caso, infatti, l'auto viene settata per l'utilizzo più racing, con l'irrigidimento di tutto il settore sospensioni, qualche giro del motore in più, ma soprattutto il non plus ultra della velocità di cambiata abbinata ad un'auto non da gara. Grazie alla doppia frizione, infatti, come già spiegato in precedenza nella prova della Panamera, la marcia superiore è già preinserita e la cambiata è talmente veloce che non si percepisce neanche il calo di giri del motore fra un innesto e l'altro.
A questo punto, che si tratti di un'uscita da un tornantino dopo una staccata da brivido o di un curvone veloce in appoggio, guidare dona sensazioni davvero uniche, facendo percepire ogni reazione dell'auto in diretta dall'asfalto e concedendo quel vero 'piacere di guida' che tutti sbandierano, ma che dubitiamo che non abbiano mai provato in prima persona. That's Porsche world! Tra l'altro, l'allungamento del passo e il contemporaneo dimagrimento consentono alla 911 di migliorare la dinamica anche in quelle situazioni di sconnesso sul molto veloce che ancora ereditava il vecchio modello.
Insomma, è onestamente dura trovare un difetto. Certo, che il consumo medio di tutta la prova scenda a 5 Km al litro fa quasi paura, ma in pista ci si va poco e oggi le autostrade italiane e i benamati tutor aiutano un po' le tasche degli automobilisti, svuotate dal prezzo della benzina, quasi a 1,90 euro al litro. Che vergogna!

Segnaliamo una chicca molto apprezzata. Oltre alla capote apribile in soli 13 secondi anche durante la marcia fino a 50 Km/h, il frangivento per la prima volta si alza da solo elettricamente oppure con un tasto dedicato, facendo risparmiare al guidatore quella noiosa operazione di montaggio e smontaggio, nel caso in cui piccoli posti posteriori venissero occupati.

Chiudiamo con il design dell'auto, convinti che le foto ci abbiano già anticipato: davanti è sempre e solo Porsche. Ormai toccare l'anteriore non si può più (chissà chi si prenderà un giorno questa responsabilità fra i designer). Invece, il posteriore è cambiato e non di poco. Dopo un primo sguardo interrogativo, ci siamo lasciati conquistare subito. Fari più snelli e lato B un po' più alto donano un posteriore importante alla vista di chi sta dietro quest'auto. Azzeccato. Voi che ne dite?

Gustatevi intanto la Photo Gallery.

Test(o) e foto di Roberto Rasia dal Polo
direttore@TurismoinAuto.com