Relais Duchessa Isabella

Il Relais & Chateaux Hotel Duchessa Isabella è l'unico Relais & Chateaux dell'Emilia Romagna e si trova in pieno centro nella città Estense.

La struttura è ricavata da una straordinaria dimora cinquecentesca, oggi sotto il vincolo delle Belle Arti. Può contare su un hotel, un ristorante, un parco, diverse sale soggiorno, una salumaia e sale riunioni.
Vera anima del Duchessa Isabella, che ha aperto nel 1990, è l'elegante Signora Evelina Bonzagni, non solo gestore, non solo propietario, ma anche Maitre de Maison di questa splendida dimora.

RELAIS & CHATEAUX HOTEL DUCHESSA ISABELLA
Via Palestro, 68 - 44100 Ferrara 
Proprietario e Maitre de Maison: Evelina Bonzagni
www.relais.com/isabella 

Per prenotazioni rivolgersi a Relais & Chateaux - 02.62.69.00.64 - citando TurismoinAuto.
Evelina Bonzagni rispecchia l'eleganza della struttura in cui vive e in cui ospita i suoi amici e clienti, coadiuvata dai figli e da un team di ottimi professionisti.

La sua forza sta nel far sentire a proprio agio il cliente, viziandolo per esempio con la straordinaria cucina del ristorante e riuscendo ad essere presente in ogni dettaglio e in ogni situazione.

Ci sono persone che si sforzano di trovare il lato bello della vita. Alla Signora Evelina viene naturale e la struttura rispecchia questa serenità interiore, prima ancora che esteriore.

Non a caso chi riesce ad entrare all'Hotel Duchessa Isabella per lavorare non va più via. 

Davvero tutta da gustare la collezione di orologi d'epoca originali, orologi da muro e angoliere di cui il Relais è pieno. Compresi alcuni pezzi rari di cui la proprietaria è assai gelosa.
Un discorso a parte merita Filippo Di Niro, 1° chef del Ristorante Duchessa Isabella, fieramente contrario alle stelle e stellette da guida enogastronomica. Dal 1990 segue la Signora Bonzagni in questa avventura che gli regala costantemente numerose soddisfazioni.
E' impossibile non rimanere conquistati dai piatti della tradizione ferrarese che Di Niro sa elaborare in maniera elegante: i cappellacci di zucca con ragù di 3 carni, sublimi. La salama da sugo, divina. I dolci a sorpresa e il miglior PanPepato di Ferrara. Sconsigliato per chi è a dieta. 
Abbinare il vino giusto alla portata della tradizione non è difficile, vista la cantina ben fornita e lasciarsi andare (moderatamante) ai piaceri della buona tavola è in questo caso più che un consiglio un'ovvia conseguenza dell'ambiente in cui si è immersi.
Vera e propria chicca di questa struttura è la Salumaia, una sorta di "Hostaria", come recita il cartello all'esterno, in cui è possibile vivere un'esperienza polisensoriale dedicata al settore enogastronomico.

Si comincia dalla vista, che gode del giardino esterno e di una porta in ferro battuto, apparentemente anonima. Quando si apre, è l'olfatto che viene inondato da sapori della tradizione. 

Poi, è tutto un misto di tatto, gusto e, perché no, anche udito nell'ascoltare il dolce rumore dell'affettatrice Berkel che taglia con millimetrica precisione decine di fette di culatello di primissima qualità.

Qua e là appese ci sono dappertutto le salame da sugo, che riposano al buio. Come resistere e non sedersi nel tavolone e degustare un Barolo del '73 con una fetta di meraviglioso culatello?

In definitiva, Ferrara è anche questo. Anzi, soprattutto questo. Una città che snobba di primo acchito, ma che generosamente regala emozioni e soddisfazioni a chi ha la pazienza di cercarle.
E solitamente non ne viene deluso!
Le sale da pranzo sono dedicate ad un colore diverso e ciò che colpisce è l'attenzione al dettaglio, perfettamente coordinato. Dalla rosa sul tavolo, costantemente fresca, alla tonalità del tovagliolo o del sottopiatto.

I cassettoni sono in legno e gli intagli delle porte sono del '700.

Il ristorante è aperto anche ai clienti che non soggiornano nell'albergo ed è considerato uno dei migliori di tutta l'area ferrarese.

Una curiosità: il nome del Relais (Duchessa Isabella) si deve alla dolce e splendida figura storica di Isabella d'Este, dama gentile, appassionata di simposi e banchetti, alla quale si deve il primo ricchissimo servizio da tavola, in ceramica graffiata, commissionato nel 1490 a Niccola d'Urbino.