YAMAHA MT-09 prova

Sull'onda del successo dovuto alla presentazione nel 2013 della nuovissima MT-09, Yamaha Italia ha organizzato un tour realizzato dal settore MT che, grazie ad un bilico trasformabile, sta girando tutta Italia per mettere a disposizione dei potenziali clienti e appassionati del marchio di Iwata una dozzina di 09.

I drive-test, si sa, sono particolarmente amati e anche noi ne abbiamo approfittato. La MT-09 è stata la nostra scelta. Grazie al suo motore a 3 cilindri e ad un peso totale in ordine di marcia di soli 188 Kg, la MT-09 risulta essere uno degli esperimenti (riusciti) più ambiziosi della storia del motociclismo degli ultimi 10 anni.

Proprio questa prima caratteristica le consente un'agilità e una reattività tipica di moto più piccole e meno potenti, a cui però associa ben 115 cavalli a 10.000 giri, davvero una potenza ragguardevole rapportata al peso (ogni cavallo spinge solo 1.63 Kg!) Se aggiungiamo una coppia di 87 Nm a 8.500 giri, ne risulta una fun-bike a metà strada fra una naked e una motard. 

Il manubrio alto e largo esalta la seduta, ma è quando si muove che si trasforma. Va detto subito che tanta potenza, regolata perfettamente da un lavoro ingegneristico notevole sull'elettronica (anche per i contenimenti dei consumi ormai doverosi per legge, leggi consumi...), dicevamo, tanta potenza ha un solo difetto: nelle due mappature Standard e Sportiva l'erogazione non è certo facile. Il tipico apri-chiudi nel traffico risulta disagevole, soprattutto per chi è seduto dietro. Ma proprio per questo esiste l'altra mappatura, quella Comfort (si chiamano A, Standard e B, bastano pochi km per imparare) che si aziona sul manubrio con il pollice, per trasformare la moto in una bicicletta mansueta. Non cambia la potenza, attenzione! Cambia l'erogazione, dunque se si apre tutto, i cavalli rispondono.

Del resto, a cosa serve, se no, l'elettronica? Quando viene usata per trasformare una moto in tre moto grazie ad un solo bottone, noi siamo favorevoli.

Il cambio è a 6 rapporti e il telaio in alluminio. La forcella è a steli rovesciati da 41mm ed è possibile regolarla in estensione e nel precarico. La sospensione posteriore è realizzata su un ammortizzatore che, sotto la sella, assume una posizione quasi orizzontale, parallela all'asfalto. La moto è frenata da due dischi anteriori da 298 mm e pinze radiali a 4 pistoncini. Dietro il disco è da 245 mm, fin troppo per il peso che ha questa due ruote.

Anche i cerchi sono in alluminio e da 10 pollici e gli pneumatici hanno queste misure: 120/70 ZR17 e 180/55 ZR17.

Dulcis in fundo: la MT-09 è bella da vedere! Vogliamo usare una volta tanto questo aggettivo così banale, ma anche così bistrattato? Non passa inosservata. Per strada tutti la guardano, anche nei colori più sobri, perché le sue forme sono contemporanee e il design raccolto e accattivante. Davvero riuscita esteticamente. 

Insomma, in definitiva, un ottimo lavoro Yamaha, che mette in soffitta diversi progetti ancora in vendita di alcuni competitor, che ora si trovano a rincorrere.

Voci dicono che il motore 3 cilindri Yamaha farà strada. A quando una versione più sport-tourer, per esempio al posto della FZ8?

Prezzi: chicca nella chicca il listino parla di 7.890 €, con 100 in più per due colorazioni speciali caratterizzate da grafiche MT sul serbatoio, profili in tinta, scritta Yamaha sulle prese d'aria e la forcella color oro. L'ABS è disponibile con 500€ in più. La moto vanta una garanzia di tre anni.

 

 PREGI

- moto innovativa

- motore spinge forte

- peso leggero

- agilità

- consumi

- prezzo

 

DIFETTI

 - nella mappatura A e Standard l'erogazione è troppo violenta, soprattutto per il passeggero che viene letteralmente sballottolato avanti e indietro anche senza intenzioni sadiche del pilota

- mancanza di riparo aerodinamico

 

Test(o) e foto di Roberto Rasia dal Polo

Passeggero Giulia Martelli

Location: Genova

Temperatura: 24°

Inconvenienti: nessuno

direttore@turismoinauto.com