A Courmayeur con "Giulia"

Durante i mesi invernali c’è chi approfitta spesso del weekend per frequentare le più disparate località di montagna, lontane anche diverse centinaia di chilometri dalla propria residenza cittadina. Chi, invece, ha a disposizione un solo giorno, magari la domenica, spesso si sente costretto a una sorta di clausura domenicale.

Invece, oggi vi presentiamo un itinerario un po’ controcorrente, che vi porterà alla scoperta di un posto insolito, vicino ad un luogo molto noto (Courmayeur), con l’obiettivo di trascorrere una sola giornata, riuscendo tuttavia a staccare completamente la testa.

Che ne pensate di partire al mattino con una nuovissima Alfa Romeo Giulia Veloce da Milano o da Torino o da Bergamo o Asti e andare a pranzare in baita sopra a Courmayeur? Cartina geografica alla mano, il viaggio è fattibilissimo e costa anche meno del previsto, soprattutto se riuscirete a coinvolgere due amici con cui condividere il viaggio.

Si parte al mattino presto dalla propria residenza, si percorre la Milano-Torino, parte della tangenziale di Torino e si prende il bivio per Aosta. Tempo 20’ e il paesaggio cambia radicalmente. Le montagne si alzano e la Valle d’Aosta fa bella mostra di sé, contornando l’autostrada di forti restaurati e ben illuminati nelle ore notturne.

Se partirete (ipotizziamo da Milano) per le 9 di mattina, alle 11.30 con tutto comodo sarete arrivati a Courmayeur, località che non necessita di presentazioni, all’ombra del massiccio del Monte Bianco, il più alto e affascinante d’Europa. 

Parcheggiate l’auto lungo la statale (a pagamento, occhio che i vigili sono inflessibili) e perdetevi nei vicoletti pedonali del centro, dove le gioiellerie e i negozi di abbigliamento sembrano uguali a quelli cittadini (e poco montanari a dir la verità). Cercate il Caffè della Posta (Via Roma, 51, 11013 Courmayeur AO, Tel. 0165 842 272) e dedicatevi un buon aperitivo, respirando a pieni polmoni l’aria frizzante di montagna.

Alle 12.30 riprendete l’auto e dirigetevi verso Plan Gorret, da lì raggiungete Villair e a quel punto seguite le indicazioni per Baita Ristorante Ermitage, dove troverete un comodo parcheggio ad attendervi, proprio di fronte a una delle catene montuose più suggestive del mondo. Tutto il percorso non dura più di 10’ e di fronte a quelle creste,  che sono innevate tutto l’anno, mangerete in una vera e propria baita di legno, l’Ermitage, a 1.470 metri, così rinomata da richiedere almeno 2/3 giorni di prenotazione (Tel. 0165 844 351).

Piero Savoye, sapiente gestore insieme alla sua famiglia da ben 30 anni, vi saprà consigliare il menù à la carte più adatto a voi, al vostro appetito, sebbene non riuscirete a staccare gli occhi dal panorama. E, a proposito di buona gastronomia, vi consigliamo di approfittare della cucina valdostana della casa, con tutte le polente a disposizione, le crespelle alla valdostana o l’ottima zuppa dell’Eremita, fatta con spinaci selvatici di Villair, fontina e pane nero. Una delizia! 

Ricordatevi che uno di voi non potrà bere né mangiare troppo, visto che gli toccherà guidare al ritorno. Ed è un peccato, perché i dolci sono tutti fatti in casa, dai marroni all’Armagnac, alla torta di mele, fino al gelato affogato al Genepy locale.

Una passeggiata nel bosco accanto si rende necessaria al termine del pranzo, mentre decine di turisti vi supereranno con le ciaspole ai piedi. D’estate i sentieri conducono in alto, ma il percorso necessita buone scarpe e un certo allenamento.

A metà pomeriggio, coi polmoni pieni di aria (decisamente più pulita di quella a cui siamo abituati in città), TurismoinAuto.com vi consiglia un’ultima tappa, accanto alla chiesa del centro di Courmayeur. Si tratta del “Museo Alpino Duca Abruzzi”, un gioiello per gli amanti delle montagne, che custodisce la memoria delle Guide Alpine del luogo e documenta l’origine e lo sviluppo del mestiere di Guida, professione considerata fondamentale per la sostenibilità delle montagne e per lo sviluppo del turismo ad esse collegato. Curiosi cimeli appartenuti alle guide dagli inizi dell’800 sono mantenute in perfetto stato di conservazione, mentre alcuni cartelli raccontano le imprese al limite della sopravvivenza di coloro che sono oggi considerati eroi delle montagne. Da non perdere.

Il tramonto fa sentire i suoi primi effetti, meno male che a riportarci a casa c’è la nuova Alfa Romeo Giulia Veloce, un 4 cilindri 2.143 cc, capace di erogare la potenza di ben 210 cavalli. Grazie alla sua coppia di 470 Nm e alla trazione integrale (sempre posteriore e all’occorrenza sulle 4 ruote), la Giulia si tira fuori da ogni curva e tornante senza alcuna esitazione, viaggia comodamente in autostrada e sa essere cattiva con il selettore sulla D di DNA, che sta per Dynamic. Non esagerate con l’acceleratore perché la signorina beve abbastanza (consumo medio reale 13.5 km/l), ma la sua esclusività e la novità che rappresenta sul mercato non vi farà passare inosservati.

In men che non si dica, sarete di nuovo in città per l’ora di cena e a quel punto, se vi chiederete dove eravate a pranzo, vi sembrerà di aver vissuto un sogno. Possibile però. Buon viaggio!

 

ALFA ROMEO GIULIA Veloce

Motore: 4 cil. 2.143 cc

Potenza: 210 cv

Coppia: 470 Nm

Trazione: integrale

Alimentazione: gasolio, Euro 6

Velocità massima: 235 Km/h

Accelerazione 0-100 Km/h: 6,8 sec.

Peso a secco: 1.535 Kg

 

PREGI

  •  design di grande fascino
  •  motore brillante
  •  interni ergonomici
  •  coppia straordinaria
  •  prestazioni con il selettore in D (Dynamic)

 

DIFETTI

  •  consumi, ci aspettavamo di più
  •  sterzo limitato

 

VOTO TurismoinAuto.com

91/100

 

Test(o) e foto di Roberto Rasia dal Polo (www.TurismoinAuto.com)