"La doppia fermentazione ad esempio permette di elevare l'intensità e la piacevolezza di vini semplici grazie ad un sapiente utilizzo di uve appassite" prosegue Raffaele Boscaini. Nasce così Campofiorin, prodotto bandiera di Masi fin dal 1964, così come Masianco, un'intrigante interpretazione del Pinot Grigio, che sposa Verduzzo passando ancora per l'appassimento.
Masi vuol dire poi anche elevato numero di etichette. Tutte con una specifica ragione di essere: di territorio, di tecnica e di stile. Fanno parte del gruppo brand come Bossi Fedrigotti o Serego Alighieri. E in questo caso, qui a Gargagnago di Valpolicella, cultura, territorio e vino spiegano molto della storia italiana. "Come è noto, esule da Firenze, Dante Alighieri venne a Verona per tre volte ospite della famiglia Della Scala" spiega la contessa Massimilla di Serego Alighieri, che incarna la ventunesima generazione dal sommo poeta.
"L'ultima volta si fermò brevemente e partì poi alla volta di Ravenna. Il figlio, invece, si stabilì in Valpolicella e acquistò alcuni terreni. Che dal 1353 sono così di nostra proprietà." E su parte dei terreni sorge una splendida dimora adibita in parte a foresteria (8 appartamenti), che offre pernottamento e prima colazione, corsi di cucina professionale, cene a degustazione, oltre, naturalmente, alla rivendita di vini del gruppo Masi. Di cui il brand Serego Alighieri fa parte. "Collaboriamo con Masi dal 1973. E la collaborazione è nata proprio per unire un marchio storico come il nostro a un grande distributore ricco di tradizione, esperienza e innovazione."
www.masi.it
Testo di Bruno Pampaloni
Foto di Roberto Rasia dal Polo