Belisario (Matelica)

Siamo stati fortunati: nella degustazione didatticamente più utile e divertente affrontata ad oggi da TurismoinAuto, siamo stati guidati non solo dal direttore commerciale delle Cantine Belisario, ma anche dall'ex Sindaco di Matelica, la città delle cantine.

La cosa particolare è che le due persone hanno un unico nome: Patrizio Gagliardi!

Per questo motivo con Patrizio abbiamo iniziato a parlare di Marche, Matelica e Verdicchio, prima ancora che di Belisario. La sua lunga esperienza come esperto di vino (non solo venditore Belisario dal '71, ma da 25 anni sommelier) e la sua conoscenza approfondita del territorio ci hanno consentito di capire perché il Verdicchio sta ottenendo così tanto successo.

"Iniziamo col dire che il Verdicchio più noto è quello di Jesi - ci racconta Patrizio Gagliardi - anche se il nostro Verdicchio di Matelica è considerato superiore di qualità, sebbene circa un decimo in termini di quantità. Sono lo stesso identico vitigno, ma sono due vini diversi. Il motivo sta nel fatto che la valle di Matelica è l'unica delle Marche non perpendicolare al mare, bensì parallela. Questo le dona dei microclimi particolari, molto freddi d'inverno e caldi d'estate. Le caratteristiche dei vigneti ne risentono abbondantemente."

Il Verdicchio di Matelica, infatti, è un vino tendenzialmente acido, strutturato, ricco di minerali del sottosuolo, che consente di guardare al futuro con ottimismo. Invecchia molto bene, un po' come i marchigiani, che pochi sanno essere la popolazione più longeva d'Italia!

Belisario è una cantina sociale che raccoglie diversi produttori sparsi in soli 8 comuni intorno a Matelica. 320 ettari in tutto che consentono una produzione di 1 milione di bottiglie l'anno. Commercialmente, il brand Belisario viene utilizzato per il canale HO.RE.CA. e il brand Poggio alle Rondini per la GDO. Ma, in realtà, il vino è il medesimo. Il bravo enologo si chiama Potentini.

Effettivamente, ovunque i rappresentanti di Belisario si rechino ultimamente, vengono coperti di premi e riconoscimenti internazionali, testimonianza di un prodotto inequivocabilmente giunto alla maturià espressiva. Ultima in ordine cronologico la silver medal nel celebre concorso internazionale di Londra.

Belisario è chiaramanete il più grande produttore (70% del totale) di Verdicchio di Matelica. Conosciamone i prodotti DOC e DOCG.

TERRE DI VALBONA: è l'entrylabel, 100% Verdicchio, solo acciaio. Onesto. E' lui il Verdicchio d'attacco.

Fra i Cru, VIGNETI B., certificato bio in vigna e anche in cantina. Privo di solfiti. Si sente molto la diversità di questo vino. Bouquet di fiori e profumi e più persistente in bocca. Dopo pochi istanti dalla degustazione, rimane un forte sapore salato in bocca sul palato. Infatti, lavorando le terre di questi luoghi, spesso si trovano acque salmastre. Questa maggiore mineralità è ciò che distingue il Verdicchio di Matelica da quello di Jesi.

MERIDIA, l'ultima nata delle selezioni, viene prodotta solo dal 2006, ma è l'etichetta che attualmente sta riscuotendo maggior successo. Belisario ha voluto riproporre un Verdicchio più antico nei metodi e negli strumenti di lavorazione, ma rivisitato in chiave moderna. Sono stati utilizzati, infatti, i vecchi serbatoi in cemento, dove si faceva un tempo il vino. Furono abbandonati perché difficili da pulire e gestire, mentre sembrano funzionare ancora in modo straordinario. Ne sta nascendo una vera moda nel settore del vino. Dopo la fermentazione, il vino rimane per un anno sulle fecce nobili (i lieviti). Si dona, così, una parziale ossidazione (ma controllata) al vino. Il risultato è dato da un sentore forte floreale e da tutta la crosta di pane.

CAMBRUGIANO, un riserva, un DOCG, quindi un'altra denominazione. Viene invecchiato più dei 18 mesi previsti dal disciplinare. Subisce una pressatura soffice termocontrollata. Primo affinamento in acciaio. Dopo 4/5 mesi, il 15% viene travasato in barrique francesi di media tostatura, con anzianità diversa. Per 8/9 mesi. Torna poi tutto in acciaio per affinamento finale. Vino elegantissimo, importante, strutturato.

CARPE DIEM è il passito di Verdicchio. L'uva viene appassita sul graticcio, usata per la fermentazione e rimane in maturazione in cantina per tre anni, maturando in barrique da 500 litri.

CUVÉE NADIR, spumante da Verdicchio, metodo Charmant lungo 10 mesi di presa di spuma in autoclave. Presenta bollicine piccole ed è uno spumante onestissimo.

Poiché Matelica non è solo la città del Verdicchio, ma anche del miele, Belisario ha voluto con la Cooperativa Apicoltori Montani fare un esperimento, combinando questi due nettari divini. Ne è nata una bevanda (guai a chiamarla vino) chiamata MELITITES con 14 gradi. Nasce per l'abbinamento con il formaggio ed è tutt'altro che un gioco. Piace ed è davvero piacevole!

 

Cantine BELISARIO

Matelica (MC)

www.belisario.it

 

Testo e foto di Roberto Rasia dal Polo

Degustazione con Giulia Martelli ad agosto 2015

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