AZ Tech Srl

Generazione '93. Da allora, AZ Tech ha fatto parecchia strada. Sono passati 18 anni, quelli della maturità. Nel 2010 tutta la proprietà è passata in mano ai fratelli Piero Grosso (40 anni), Daniele Grosso (39) e Mario Martina (30). Imprenditori veri, molto concreti, che hanno saputo individuare una nicchia di mercato selezionata al momento giusto Questione di feeling. Ma anche attenzione alla ricerca, all'innovazione e al prodotto. "Fonte principale del fatturato di AZ Tech è la microsilica, che viene utilizzata come additivo pozzolanico nelle malte premiscelate e nei calcestruzzi, al fine di implementarne le resistenze chimiche, meccaniche, l'impermeabilità, ma soprattutto la durabilità.

Pertanto, dal punto di vista della cura ambientale, si può parlare di una riduzione di inquinamento riconducibile ad un tempo di ricostruzione o ripristino più ampio del normale" spiega Daniele Grosso, AD della società di Racconigi. 
Pozzolanico è un termine complicato, ma AZ Tech ha perfezionato la tradizione di ingegneria civile degli antichi Romani, che utilizzavano la pozzolana dei Campi Flegrei (polvere di Pozzuoli).

E che, se macinata con il cemento, a contatto con l’acqua diventa un ottimo legante idraulico capace di eccellenti prestazioni meccaniche.
“I Romani realizzavano l’attività pozzolanica grazie a una additivazione con sabbie vulcaniche o argille particolari miscelate con la calce”, chiarisce Grosso. “Tale reazione è dovuta a questo additivo che impedisce demolizioni e ricostruzioni del calcestruzzo moderno”.

I marchi di proprietà di Az Tech sono: Steikos (vernici foto catalitiche anti smog www.steikos.com), TecnoBuild  (malte per risanamento) ed Az Tech Tunisie (consociata Tunisina).
L'azienda partecipata è: Ve.Co Divisione Edilizia (www.vecode.it), che punta sulle resine per la protezione del calcestruzzo.
L’attenzione all’ambiente è rappresentata dal marchio Steikos. 
“L'azienda Steikos produce sistemi vernicianti foto catalitici attraverso lo sviluppo dello sfruttamento del nano biossido di titanio. Sistemi in grado di ridurre concretamente lo smog, la carica batterica sui supporti e di conferire una superficie estremamente idrofilica capace di auto pulirsi con la pioggia”. Mapei, Kerakoll, Sika, Italcementi: grossi produttori di premiscelati e calcestruzzi in Italia e nel mondo sono clienti di AZ Tech.

Attraverso applicatori specializzati, Steikos è poi in contatto con aziende quali Itinera, Impregilo, Oberosler, Collini, leader italiani nell’ambito delle costruzioni infrastrutturali. “Investiamo circa il 3 - 4 % del fatturato in ricerca e sviluppo. Investimenti doverosi. Infatti, anche se siamo una piccola azienda, dobbiamo essere sempre al top dell’eccellenza. Collaboriamo per questo con l’università di chimica e fisica di Torino, dove lavora  uno dei 5 massimi esperti mondiali in nano biossido di titanio, il professor Claudio Minero”. Una mente, guarda caso,  proveniente da Racconigi.

“I nostri formulati sono poi testati dal CNR di Roma”. Insomma, marchio di qualità a conferma di altrettanta qualità. Az Tech è puro Made in Italy. Dalla produzione, alla ricerca, alla sperimentazione: tutto è  fatto in casa. Ma è un homemade che guarda molto all’estero. “Con i microsilicati abbiamo esperienza in grosse opere pubbliche, in Francia e Nord Africa, o nella metro di Atene. Per le vernici foto catalitiche abbiamo svolto applicazioni in Svezia, testiamo la Grecia e stiamo per sbarcare a Dubai grazie alla nostra consociata tunisina.” 

Prossima meta: la Romania. E in un sistema-paese tradizionalmente sparagnino nell’assistere le piccole aziende che guardano oltre i confini nazionali, anche la sola conferma da parte del governo del credito d’imposta per gli investimenti in ricerca “potrebbe aiutare sul serio” un’eccellenza come Az Tech.

www.aztech.it

Testo di Bruno Pampaloni
Foto di Roberto Rasia dal Polo