Tenuta di Castelbuono (PG)

C'è una zona precisa in cui è lecito produrre il celebre Sagrantino DOCG e uno dei confini di questa area è tracciato dalla Tenuta di Castelbuono, l'ultima cantina nata all'interno della famiglia Lunelli, veri e propri esperti di enologia, proprietari anche delle Cantine Ferrari.

La Tenuta di Castelbuono è una delle ultime nate in Umbria, ma quella che ha fatto più discutere ed esaltare gli esperti del settore di tutto il mondo. Il motivo è soprattutto dovuto al fascino dalla sua struttura.

Non si tratta di un'architettura, ma di una vera e propria opera d'arte, l'unica al mondo in cui si vive e lavora. Porta la firma di un artista di fama globale, vanto dell'Italia intera, Arnaldo Pomodoro, amico personale della famiglia Lunelli e appassionato osservatore della terra e dei suoi frutti.

Il maestro ha concepito l'opera d'arte a forma di carapace, la parte superiore di una tartaruga, un animale sacro e longevo, proprio come il vino. Il terreno è stato comprato nel 2000 e la costruzione è andata avanti dal 2005 al 2012.

Vanta 55 ettari di esposizione, di cui 32 dedicati alla produzione di vino, che riposa sotto il Carapace, in una cantina a temperatura naturale (16°) e a umidità controllata, come il manuale della perfetta enologia suggerisce. Il logo della tenuta riprende la geometria della schiena della tartaruga e ne diventa il simbolo identificativo. 

Quattro sono le etichette prodotte: il Rosso di Montefalco DOCG, la versione Riserva, il Sagrantino DOCG e  il Sagrantino Passito.

Quest'ultimo rappresenta un importante ritorno alle origini del vino, quando veniva usato nelle sagrestie delle Chiese. L'enologo della Tenuta di Castelbuono ha deciso di tenerlo 3 anni in vetro, anziché in legno. Il risultato è un vino meno alcolico, ma più rispettoso delle tradizioni. E, a proposito di rispetto, ci piace sottolineare come l'artista Pomodoro, progettando questa struttura, abbia deciso di ricoprire il tetto con il rame, un materiale che con il tempo perderà il suo colore rosso, per diventare verdastro e perdersi, dunque, sulla collina.

Nelle intenzioni dell'artista, il Carapace è il ponte fra l'uomo che lavora la terra e il cielo ovvero la parte spirituale di tutti noi. Il tutto condito dal cosiddetto 'dardo fiammeggiante', una struttura rossa che pare una freccia lanciata dalla divinità per indicare il punto in cui costruire il Carapace.

 

Il sito della Tenuta di Castelbuono: www.tenutacastelbuono.it/it/index.php

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