Hyundai Veloster

Qualcuno potrebbe pensare: "che distratti gli uomini del magazine TurismoinAuto, non hanno aperto una delle portiere laterali". E, invece, no. Questa è la foto che abbiamo scelto per riassumervi la prova della Hyundai Veloster, una coupé tutt'altro che scontata che, prima al mondo, ha due portiere a destra e una sola a sinistra.
Gli amanti di guida sportiva e, soprattutto, i veri patiti di guida-efficace non hanno bisogno di spiegazioni, ma ci rivolgiamo a tutti gli altri. Che senso ha costruire un'auto con due portiere a destra e una a sinistra? Un senso ce l'ha. Dato per scontato che una coupé viene utilizzata al l'80% (almeno) solo nei posti anteriori, la presenza della portiera numero 2 di destra ha il compito di agevolare l'entrata del terzo passeggero, senza scomodare il guidatore. O sarebbe meglio dire il pilota.
Checché se ne pensi, è comunque un'innovazione e noi, da buoni amanti della guida, la troviamo pure intelligente. Una caratteristica del genere aiuta molto, inoltre, il costruttore nella comunicazione del prodotto. Per il resto, la Veloster è una coupé interessante, equipaggiata con un motore benzina 1.6 con iniezione diretta (dovrebbe essere in arrivo in Italia una versione diesel, purtroppo..) che eroga la potenza di 140 cavalli. E' un'auto soprattutto molto divertente da guidare, pesa poco e la potenza non è adeguata.
Unica pecca vera è la trazione anteriore, medesimo discorso fatto per la Peugeot RCZ: ma pensare ad una trazione posteriore? Siamo certi che le vendite sarebbero superiori, perché in fin dei conti la Veloster è una vera coupé, con un ottimo telaio, grande stabilità in curva e la si paga da 21.900 € a 23.500 € con cambio manuale. Ulteriore chicca: la garanzia è di 5 anni a chilometri illimitati. I coreani sono sempre più certi e convinti dei prodotti che sfornano. Europei siete all'ascolto?
Gli interni della Veloster non sono pretenziosi, diremmo in perfetta linea con il rapporto qualità - prezzo della vettura. La pelle è di buona fattura, i comandi razionali e lo schermo centrale per la radio e per alcuni comandi decisamente ben visibile. Nel modello provato da noi mancava il navigatore. E' bruttino andare in giro con una sportiva e il Tom Tom attaccato con la ventosa al parabrezza. Ricordatevene in fase di scelta degli optional.

Infine, evidenziamo due difetti: da una parte i consumi. E' assurdo oggi costruire un'auto senza acquisire tutta la tecnologia disponibile sul mercato per far consumare meno le vetture. Come fa un'auto a pesare così poco e a consumare così tanto? Il consumo medio di 11,5 Km/l lungo i 1.400 Km della nostra prova (urbani, extra e autostradali) sono davvero troppi. Visti questi tempi, poi..

Il secondo difetto è l'unico davvero grave a nostro avviso. Proprio il peso ridotto di questa vettura (1.255 Kg) la rende purtroppo molto leggera al posteriore in fase di frenata. A nulla valgono i bei cerchi 215/40, addirittura da 18 pollici. E' sufficiente una frenata decisa in discesa per sentirla scomporre con evidenza al posteriore. Per fortuna il sistema di controllo elettronico della stabilità è ben presente e non invasivo.
DATI TECNICI DELLA PROVA

Km iniziali: 3.348 
Km finali: 4.791
Totale Km percorsi: 1.443
Consumo medio di tutta la prova: 11,5 Km/l
Inconvenienti: nessuno


PREGI
- troppo leggera dietro: in frenata si scompone
- originalità del progetto a 3 porte
- telaio
- razionalità degli interni


DIFETTI
- rumore di rotolamento elevato
- visibilità posteriore quasi azzerata
- per essere un 1.6 e così leggera, perché consuma così tanto?


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Test(o) e foto di Roberto Rasia dal Polo
direttore@TurismoinAuto.com